Robbie Williams

Robbie Williams

La popstar ha dichiarato di aver lasciato prematuramente la scuola a causa della dislessia. Una scelta che gli ha permesso di mettersi in mostra come cantante. Dopo essere diventato un artista di fama mondiale, Robbie ha dedicato una canzone ai suoi insegnanti, incapaci di stargli vicino senza farlo sentire in difetto. “Salve, signore. Si ricorda di me? Sono l’uomo che pensava non sarei mai diventato. Sono il ragazzo che riducevate in lacrime. Lo scavezzacollo chiamato “Piccolo” per sei lunghi anni”, recita il testo di “Hello sir”.

Robbie ha la verve dell’uomo di strada, acquisita nelle zone più difficili di Stoke-on-Trent, nel Nordovest dell’Inghilterra, dove ha passato l’infanzia a placare ed evitare una vasta gamma di psicopatici. Fin da piccolo gli piaceva esibirsi, cantava di fronte al jukebox nel pub di suo padre. Williams ammette che da piccolo — dislessico, disprassico, con problemi legati alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività e destinato a lasciare la scuola senza il diploma delle superiori — dedicava tutto il suo tempo a «mettersi in mostra». La persona che lo aveva influenzato di più era il padre: lo guardava sempre esibirsi nei tour dei villaggi turistici. Pete adorava le star del passato, da  Frank Sinatra, Matt Monro e Laurence Olivier. «Parlava di loro come se fossero divinità. E in un certo senso mi è entrato nel Dna. Oddio, che magia essere quelle persone».

 

Qui il testo tradotto della canzone Hello sir

Salve, signore. Si ricorda di me?
Sono l’uomo che pensava non sarei mai diventato
Sono il ragazzo che riducevate in lacrime
Lo scavezzacollo chiamato “Piccolo” per sei lunghi anni

Si, bravo, io mio nome è Bob,
sono quello che cominciò il lavoro della popstar
sono quello a cui dicevate “guarda ma non toccare”
sono il bimbo che non sarebbe arrivato molto in là nella vita

Beh io sono qui, e tu te ne stai ancora là
Con le tue false auto sportive e la calvizie
Le scarpe da ginnastica Dodgy Farah che ti piacciono
Sposato alla donna che insegna Arte

Sposato alla vita, sposato alla scuola
Voglio cantare e ballare, signore, adesso chi è il pazzo?!
Cantare e ballare? Lei pensava che fossi un esaltato,
“Scendi dalle nuvole, Piccolo, arruolati nell’esercito!”

E lei chi è per dirmi questo?
Dovevo abbandonare il mio sogno che volevo
Ma il signore qui è Dio, gli è stato dato il diritto
Di decidere la vita di qualcun altro da un giorno all’altro

Adesso so che la vita è un vero sentiero
Taniche e pistole? Ci sarà una risata.
No. Non io. Io sono un vero e proprio cittadino civile.
Non passerò la mia vita viaggiando sul sedile posteriore.
Ma grazie per il consiglio e sono sicuro che si farà
Per quelle negative teste di ***** proprio come te.
Per ora ho un’arma diversa
Sarà fatto un cenno ai palchi e agli schermi.

Eccomi seduto in prima classe;
‘sti *****, signore, baciami il ****



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12 Novembre 2018