Giacomo Stella: Strumenti compensativi per tutti
Il Professor Giacomo Stella: Strumenti compensativi per tutti.
Ho una proposta shock per la scuola primaria: abolire le certificazioni e liberalizzare l’uso di tutti gli strumenti. Far xerigrafare su ogni banco linea dei numeri, tavola pitagorica e figure geometriche con le formule. Come reagirebbero i docenti a questa proposta che cancella i vantaggi della prestazione a memoria e mette tutti in grado di fare esperienza, ciascuno scegliendo i propri mezzi e le proprie strade?
Credo che invece di mettere l’attenzione sulla medicalizzazione dei DSA, i pedagogisti dovrebbero riflettere sull’inadeguatezza della didattica che sembra sempre più tarata sui “bravi”, su coloro che riescono, e che spesso va in crisi appena qualche alunno non impara le tabelline o non è in grado di scrivere in corsivo.
C’è bisogno, per concedere l’uso della tavola pitagorica, di avere l’autorizzazione di uno specialista, quando l’insegnante stesso potrebbe essere in grado di capire da solo se l’allenamento condotto senza ottenere i risultati sperati richiede una facilitazione o un supporto. Insomma, sembra che la scuola non sia in grado di capire e di aiutare i suoi alunni nemmeno durante gli anni della primaria, sembra smarrire la sua funzione pedagogica e formativa e sollecitare solo quella selettiva e certificativa.
Perché dovrebbe essere un problema lasciare usare agli alunni la tavola pitagorica o le formule di geometria? Io sono cresciuto e ho imparato in una scuola che questi strumenti li concedeva a tutti. Abbiamo forse paura che non eserciti a sufficienza la sua mente? Ma siamo sicuri che l’abilità di calcolo sia l’unico modo di allenare la mente (e soprattutto quello più efficace?).
Così Giacomo Stella spiega il suo punto di vista sulla questione dei Dsa a scuola.
Il Prof Stella è Laureato in Sociologia (1973) e Psicologia (1977), e specializzato in Epistemologia genetica all’Università di Ginevra nel 1986, è professore straordinario di Psicologia clinica presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Dislessia Evolutiva (IRIDE) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Università di Urbino e dell’ASL di Pesaro, è direttore dei corsi di perfezionamento in Psicopatologia dell’apprendimento (presso l’Università di Urbino) e in Psicopatologia dello sviluppo (presso l’Università della Repubblica di San Marino). È anche direttore del centro di Neuropsicologia clinica dell’età evolutiva dell’Università di Urbino e condirettore della rivista «Dislessia. Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa», edito da Erickson. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La dislessia. Aspetti clinici e rieducativi (FrancoAngeli, 1996); Sviluppo cognitivo (Mondadori, 2000); Storie di dislessia (Libri Liberi, 2002).
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20 Settembre 2018